Costretta ad andarmene da Tallin per mancanza di posti letto decido di andare a Parnu, considerata la capitale estiva dell’Estonia. Qui secondo gli abitanti di Tallin il mare è caldo… Non v’illudete il mare è praticamente gelido…! Mai fatto il bagno…pioveva e quando c’era il sole la massima temperatura erano 15 gradi, però è un bel posto. Le spiagge sul Mar Baltico non sono mai affollate come le spiagge italiane o del Mediterraneo, sono meno lotizzate, più selvagge, diverse.
Parnu è una cittadina balneare attrezzata: c’è il mare, la spiaggia, basse dune, prati verdi, modernissimi edifici, spa, paludi, parchi, giochi per famiglie, file di belle casette di varie epoche, un piccolo centro con case antiche, il centro sembra quasi un’isola con il fiume Parnu che scorre attorno e sfocia nel Mar Baltico, e tutto intorno le foreste… perfetto da girare in bicicletta.


Il 15 di agosto…c’erano 11 gradi! Seduta su una panchina sulla spiaggia con un maglione e un’impermeabile autunnale, pensavo “Voglio tornare a casa!!”.


Sulla stessa spiaggia, in fondo, un cartello chiede il rispetto della privacy delle signore nude ad abbronzarsi al sole, questa tradizionalmente e’ la spiaggia delle donne.

Essendo una zona ventilata è molto praticato il Kitesurfing.
Ero ospite dell’ostello Vintsi Hostel, 1,5 km dal centro, molto spartano in un cortile di una vecchia casa, gentili il proprietario e la sua ragazza, italiana di Napoli, ma senza smancerie. Un ostello da backpacker.

A circa 1 km c’è il mare, passeggiando tra le casette si arriva alla spiaggia, in fondo, dove si confonde con le paludi e nel mare cresce l’erba. Qui hanno costruito una passerella e delle piattaforme sopra dei laghetti a pochi passi dal mare. Si possono osservare dall’alto i coraggiosi che fanno Kitesurfing, i bovini nella palude, fare birdwatching, osservare il paesaggio.

Un giorno sono rimasta lì due ore a cercare di convincere un airone bianco ad alzarsi in volo, volevo fare una bella foto, ma il maledetto mi osservava con aria indolente , sembrava dirmi: “la Proloco non mi paga abbastanza per fare anche questo sforzo!”.
Credo il periodo migliore per venire qui sia tra giugno e luglio.
